Test per la composizione muscolare
Il tessuto muscolare scheletrico è costituito per la maggior parte da fibre muscolari lente (slow-twitch muscle fibers) e fibre muscolari rapide (fast twitch muscle fibers).
La percentuale relativa di ciascuna sottopopolazione di fibre è per lo più determinata dal codice genetico di un atleta, o genotipo, mentre l’espressione delle proprietà metaboliche di un muscolo e la dimensione di ciascuna fibra varia con l’allenamento (fenotipo).
Il gold standard nell’analisi della composizione muscolare è la biopsia ad ago, una tecnica utilizzata a partire dagli anni 60 ad opera del neurofisiologo francese Guillaume-Benjamin-Amand Duchenne.
I processi di valutazione istologica, tuttavia, si sono particolarmente evoluti dopo l’introduzione di nuove tecniche di cromatografia e, soprattutto, dopo l’adozione di tecniche di analisi del DNA cellulare.
Slow-twitch
ST o anche definite fibre muscolari a scossa lenta of slow-oxidative (SO) si tratta di fibre muscolari altamente resistenti alla fatica per via di un corredo metabolico prevalentemente aerobico. Le fibre muscolari di tipo ST hanno un potenziale di forza particolarmente ridotto e una minor propensione all’ipertrofia.
La capacità di produrre tensione è limitata per via di un innervazione che fa capo a motoneuroni alfa di dimensioni particolarmente ridotte.
Fast-twitch
FT o anche definite fibre muscolari a scossa rapida of fast-glycolytic (FG) si tratta di fibre muscolari estremamente forti e potenti. Le fibre muscolari di tipo FT hanno un potenziale di ridotta tolleranza alla fatica. La capacità di produrre tensione è particolarmente alta per via di un innervazione che fa capo a motoneuroni alfa di dimensioni superiori. Dal punto di vista funzionale si distinguono in fibre FG o type IIx e FGO o type XXa, queste ultime spesso definite fibre intermedie.
Fibre muscolari
Il numero di fibre muscolari che un atleta possiede è geneticamente predeterminate. La popolazione di fibre muscolari di un gruppo muscolare è estremamente eterogenea, tuttavia il pool di fibre muscolari che costituisce un’unità motoria – il motoneurone alfa e un numero variabile di unità motoria da esso innervate – è di tipo omogeneo. La conversione tra fibre di tipo II a fibre di tipo I e viceversa è possibile dal punto di vista metabolico (aerobico/anaerobico) ma non dal punto di vista funzionale.
Studio di Bosco e Komi
Bosco e Komi in uno studio pubblicato nel 1979 hanno dimostrato in maniera inequivocabile come la capacità di prestazione nel salto verticale con e senza contromovimento – una misura diretta della capacità di forza esplosiva di un atleta – aumenti all’aumentare della percentuale di fibre di tipo II.
Test per la composizione muscolare
Step 1
Determinare all’inizio della seduta i livelli di forza massimale per un determinato esercizio di muscolazione. È raccomandabile selezionare esercizi multiarticolari per avere approssimazioni quella che è la composizione media a livello strutturale. Tuttavia è possibile testare esercizi monoarticolari per poter creare un profilo specifico per distretti muscolari di dimensione ridotta.
Riposo: 5 minuti
È consigliabile utilizzare un test indiretto di 3RM per quantificare il massimale di un atleta. Unnumero di ripetizioni superiore a 5 comprometterebbe l’attendibilità del test.
1RM = Peso (kg) ÷ [1.0278 – (0.0278 × numero di ripetizioni)]
Brzycki (1993)
Step 2a
All’80% del massimale eseguire il numero più alto di ripetizioni possibile mantenendo una buona forma esecutiva. È bene interrompere la serie nel momento in cui la fase concentrica del movimento perde soluzione di continuità.
Step 3a
Step 2b
All’85% del massimale eseguire il numero più alto di ripetizioni possibile mantenendo una buona forma esecutiva. È bene interrompere la serie nel momento in cui la fase concentrica del movimento perde soluzione di continuità.
Step 3b
Test per la composizione muscolare – Risultati
Per convalidare i risultati ottenuti con un test di composizione muscolare è possibile confrontare i risultati ottenuti con un test di Bosco della durata di 60 secondi.
Soggetti con una percentuale superiore 50% di fibre di tipo I avranno un calo di potenze meno pronunciato tra i 30 e i 60 secondi mentre soggetti con una percentuale superiore 50% di fibre di tipo II avranno una calo più pronunciato della prestazione tra 0 e 30 secondi.
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