Molto spesso nello sport di squadra la figura del leader viene identificata nell’allenatore, che assume una funzione di guida, e di riferimento per i giocatori. Spesso questa figura è rappresentata da uno o due giocatori, che vengono riconosciuti leader per loro caratteristiche comportamentali, caratteriali e per il loro valore.
Il leader può essere definito come l’individuo più influente del gruppo, colui che decide la direzione e gli obiettivi del gruppo (Crisp, 2014).
Le relazioni tra squadra e leader sono da anni oggetto di studio per la comprensione dei meccanismi che rendono il leader più o meno efficace per la squadra e per comprendere quali caratteristiche del leader inficino la performance sportiva e le dinamiche interpersonali nella squadra, nonché le caratteristiche psicologiche degli atleti.
Caratteristiche di un leader
Le caratteristiche di un leader sono sia individuali che determinate dalle situazioni. Dalla ricerca in psicologia si evince che l’estroversione, la consapevolezza, intelligenza, essere fisicamente attraenti e l’autoefficacia, sono elementi costituenti un leader.
Un aspetto cardine nel definire il leader sono le componenti situazionali, queste rendono il leader adatto in alcune situazioni e meno adatto in altre. Il leader più spinto può puntare al raggiungimento dei risultati (Sanchez-Burks et al., 2000) oppure un leader che favorisca relazioni positive e che incoraggi un’atmosfera che punta sulla collaborazione, cooperazione e coesione (Ayman & Chemers, 1983) molte sono le teorie che si sono succedute nel tempo o che ancora sono ritenute fondanti del costrutto della leadeship.
In ambito sportivo il leader occupa un ruolo di estrema importanza: spesso sul leader ricadano meriti e demeriti per il successo/fallimento del gruppo sportivo. (vedasi l’allenatore esonerato o osannato in base ai risultati)
Le qualità richieste al leader nei contesti dello sport di squadra risultano legate non solo alle abilità sport-specifiche, ma soprattutto all’ambito relazionale; e questo lo è sempre di più con il passare degli anni e l’evoluzione della società. Il coach investito del ruolo di leader in ambito sportivo svolge il ruolo di guida nello sviluppo personale e della squadra per la crescita e il raggiungimento di obiettivi condivisi.
Necessario allora, sviluppare la capacità di stare in gruppo come di coordinarlo.
L’intelligenza emotiva è fondamentali per una leadership efficace, un allenatore capace di entrare in relazione con gli atleti li valorizza oltre che ne armonizza le loro qualità in rapporto a tutti gli altri componenti della squadra e dello staff.
La ricerca ha molto studiato la leadership in tutte le sue componenti e significati non solo nello sport ma anche e soprattutto nelle organizzazioni e nel lavoro.
Leader democratico e autocratico
Alcuni autori hanno individuato 2 principali stili di leadership: autocratica e democratica.
Il leader democratico consente agli atleti di partecipare al processo decisionale, sottoponendo le decisioni al gruppo e condividendo le responsabilità (Sari et al. 2012). Il leader autocratico, invece, decide da sé i metodi e i compiti, mantenendo distanza relazionale con il gruppo e imponendo le scelte prese (Sari et al. 2012). In entrambi gli stili si sono evidenziati aspetti positivi e limiti.
Lo studio della figura del leader in genere e di concerto dell’allenatore nello sport ha portato allo sviluppo di due modelli: il modello mediazionale e il modello multidimensionale. Il primo sviluppato alla fine degli anni settanta da Smith e colleghi (1979), si basa sull’assunto per il quale gli effetti di un comportamento messo in atto dall’allenatore sugli atteggiamenti degli atleti sono sempre mediati dalla percezione che gli atleti hanno del comportamento stesso (Manzi & Gozzoli, 2009).
Il modello multidimensionale della leadership di Chelladurai (2001) consente una maggiore comprensione del ruolo del leader in ambito sportivo.
Attraverso questo modello si mettono in relazione le caratteristiche di personalità del leader e dei membri del gruppo sportivo, il comportamento del leader e l’influenza delle situazioni. Chelladurai definisce cinque dimensioni del comportamento dell’allenatore:
- Il comportamento legato all’insegnamento, all’istruzione:
- Il comportamento democratico
- Il comportamento autocratico
- Il supporto sociale
- Il feedback positivo
Comportamento richiesto e comportamento reale
Il modello prevede inoltre una distinzione tra comportamento preferito (ciò che gli atleti vorrebbero dal coach), comportamento richiesto (ciò che la situazione richiede venga fatto) e comportamento reale (ovvero ciò che viene effettivamente fatto dal coach). A riguardo l’autore e colleghi hanno predisposto un test per lo stile di leadership dell’allenatore che per ogni area di interesse e di indagine.
Il test è denominato LSS usata per misurare differenti tipi di leadership. È composta da 40 items su una scala likert a 5 punti che indicano il grado secondo cui il coach esibisce quel comportamento. Vengono utilizzate le singole 5 sottoscale:
- Istruzione e formazione
- Stile democratico
- Stile autocratico
- Supporto sociale
- Feedback positivi
Questo test è molto usato e permette di avere molte informazioni da utilizzare nell’ambito della gestione del gruppo e delle dinamiche interne oltre che nella consapevolezza delle modalità di relazione dell’allenatore rispetto all’ambiente.