La corsa ad alta velocità (HSR) e in sprint (SR) sono le chiavi della perfomance fisica del calciatore moderno, risultando fondamentali nello sviluppo delle capacità fisiche sport-specifiche e per la prevenzione degli infortuni (M. Beato, 2020).
In letteratura scientifica, si ritrovano diverse soglie per la corsa ad alta velocità e per gli sprint, ma la più frequente categorizza in HSR la corsa a velocità ≥19.8 km·h-1 e in sprint quella ≥ 25 km·h-1.
Mediante la time-motion analysis si è visto che i calciatori percorrono circa 10-13 Km, di cui circa 900 metri ad alta velocità e 250-300 metri in sprint (Mohr M., 2005; Svensson M., 2005). Nonostante il volume di HSR e SR rappresenti solo il 10% circa della distanza percorsa in gara, gli studi in letteratura sono tutti concordi sull’importanza di questo tipo di locomozione per la perfomance individuale e di squadra. Infatti, è stato visto che lo sprint in linea è il tipo di locomozione più frequente quando si segna, sia per l’autore del goal sia per l’assist-man (O. Faude, 2012); poi, che al diminuire del volume di HSR e SR alla fine dei due tempi si segnano il maggior numero di reti (A. Kubayi, 2019).
Studio scientifico del 2021
Un recente studio (J.M. Oliva-Lozano, 2021), su 19 calciatori d’èlite ha dimostrato che la maggior parte di azioni in cui si raggiunge la velocità massima avviene nei primi 15’ dei due tempi (44,6% dei casi), indipendentemente dal ruolo.
L’HSR percorsa dai calciatori è specifica per ruolo come mostra un recente studio (W. Ju, 2022), condotto su 50 match della Premier League, che considerando l’HSR percorsa al minuto, mostra i seguenti valori per ruolo (m/min):
- Difensori centrali: 55±17
- Difensori esterni: 76±18
- Centrocampisti centrali: 68±17
- Esterni offensivi: 76±16
- Attaccanti: 71±14
- Media generale: 67±19.
Studio scientifico del 2022
Un altro studio, condotto dallo stesso autore (W. Ju, 2022) ha mostrato le distanze ad alta velocità in relazione ai ruoli di gioco e al contesto tattico in cui si esprimono.
Dunque, è fondamentale programmare un carico settimanale di HSR e SR che permetta il condizionamento fisico dei giocatori e li renda pronti a sostenere le richieste di gara.
Per avere un riferimento, possiamo analizzare un recente studio condotto da Clemente e collaboratori del 2019, su una squadra di massima serie portoghese, che ha mostrato come il rapporto allenamento/match per la distanza ad alta velocità sia 2.3±1.5 con 5 giorni di allenamento, più o meno in linea con un altro studio precedente svolto su una squadra della prima serie olandese (Stevens T.G.A., 2017). Inoltre, gli autori hanno analizzato il carico esterno settimanale d’allenamento in 3 scenari differenti (3, 4 o 5 giorni di allenamento, sempre con 1 match a settimana), quello del match presente nel microciclo e il rapporto allenamento/match (TMr).
Per quanto riguarda invece la distanza in sprint, uno studio (M.A. Campos-Vazquez, 2021) ha analizzato un team di Liga (prima serie spagnola) per 10 settimane di allenamento della prima parte di stagione, registrando il numero di sprint in differenti range di distanza, fornendo spunti interessanti sulla quantificazione degli sprint effettuati dai calciatori d’èlite nel microciclo settimanale e nel match.
Conclusioni
Questa analisi della letteratura, ci ha permesso di comprendere l’importanza dell’alta velocità e degli sprint nel calcio di oggi e di avere delle linee guida per la programmazione settimanale del carico di allenamento di queste specifiche attività. Inoltre, l’analisi degli studi pubblicati sull’osservazione di quanto avviene nell’èlite ci permette di estrapolare utili suggerimenti da contestualizzare nella realtà della squadra e dei singoli calciatori allenati.