Esercizio Correttivo è un metodo completo, capace, in primo luogo, di prendere in considerazione ogni singola caratteristica dell’individuo e, solo in seguito, applicare su di esso un tipo di training mirato al raggiungimento dell’obiettivo preposto.
Razionale
“Processo sistematico d’identificazione dei disequilibri e dei disordini neuro-muscolo-scheletrici, per lo sviluppo di un piano d’azione con l’implementazione di strategie correttive […] Appare quindi chiaro che il movimento corretto sia fortemente influenzato da fattori muscolari, articolari, nervosi e coordinativi”
(in Russo et al. Esercizio Correttivo, 2016)
Artrocinematica
Per poter svolgere un determinato tipo di movimento, abbiamo bisogno di una determinata e specifica artrocinematica. Ovvero, una tipologia di movimento che eseguano le articolazioni che seguano determinati criteri ben precisi. Questo aspetto apre le porte a tantissimi altri ambiti di analisi, possiamo ad esempio studiare l’artrocinematica di qualunque tipologia di articolazione. Per esempio utilizzando la tipologia di movimento di quel articolazione, solo ed esclusivamente su un determinato piano. Possiamo definire su quel determinato piano solo una direzione del movimento.
L’Esercizio Correttivo si occupa di studiare questo aspetto attraverso una serie di valutazioni che hanno delle caratteristiche fisiologiche.
Relazione tensione lunghezza
La cellula muscolare deve avere una determinata posizione, deve essere posizionata in una determinata maniera per poter produrre la maggior forza possibile da una contrazione. Sappiamo che posizioni molto lontane dei due dischi Z del sarcomero cellulare, quindi con una scarsa quantità di punti di actina e miosina, riescono a produrre scarse forze. Cosi avviene per avvicinamenti troppo marcati dei due dischi Z e ponti actomiosinici che si sono già creati.
Relazione forza-velocità
Dal movimento di tutti i giorni, ci orientiamo verso le necessità sportive e quindi dalle capacità di applicare forza in maniera concentrica e in maniera eccentrica, attraverso alti gradienti di velocità durante l’allenamento.
A questo punto leghiamo tre concetti teorici:
- Curva forza-velocità
- Curva tensione-lunghezza
- Artrocinematica
Razionale
Occorre sottolineare alcuni punti chiave:
- Il disagio lamentato è espresso nella postura, ma non è la postura che crea il disagio primario!
- L’espressione del disagio a volte è l’unico modo che il nostro corpo ha di gestirlo!
- Occorre comprendere il disagio e non solo annullare o sopprimere l’espressione di quel disagio!
- Spesso il focus primario non è localizzato nel distretto apparentemente squilibrato.
Cosa significa “buona postura”? Evidenze:
- La postura non è responsabile dell’impingement scapolo omerale.
- Una cifosi dorsale accentuata non causa dolore alla spalla.
- Nessuna relazione tra alterazione della normale lordosi cervicale e dolore.
- Le curve della colonna non sono in relazione con il dolore spinale.
Esercizio Correttivo e approccio chinesiologico: conclusioni
- In chinesiologia la valutazione e il ragionamento assume un ruolo fondamentale.
- L’approccio basato sul movimento deve prevedere la conoscenza delle basi del movimento e della muscolatura attrice del gesto.
- Lo studio delle relazioni e dei rapporti di equilibrio muscolare aiuta a capire gli equilibri e gli squilibri del sistema di movimento.
- L’analisi del movimento non deve ridursi al solo aspetto meccanico ma prendere in considerazione anche aspetti coordinativi.
- Il Chinesiologo deve approcciare il movimento e le strategie correttive sia da un punto di vista meccanico che coordinativo.
Lezione SportScience.com
ESERCIZIO CORRETTIVO E APPROCCIO CHINESIOLOGICO
Docente: Luca Russo – Laurea Triennale e Specialistica in Scienze Motorie presso l’Università degli Studi dell’Aquila, Dottorato di Ricerca in analisi cinematica del movimento umano presso l’Università degli Studi dell’Aquila, Master di primo livello in Posturologia presso Università di Roma “Sapienza”, perfezionamento in Chinesiologia presso Università degli Studi di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio”, Laurea Triennale in Tecniche Ortopediche presso Università di Roma “Sapienza” e Laurea Triennale in Podologia presso Università di Roma “Sapienza”.
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