Esercizi per prevenire le cadute nell’anziano

Di:   Riccardo Barigelli Calcari  |  29 Gennaio 2024

La distribuzione per età della popolazione mondiale è in costante cambiamento. L’aumento del numero di anziani e la contemporanea diminuzione del numero di giovani è una tendenza a livello mondiale.

L’invecchiamento, processo continuo e irreversibile, è associato a una riduzione delle funzioni fisiche e cognitive del corpo umano, che comporta anche la probabilità di insorgenza di patologie legate all’età.

La riduzione della forza muscolare e della coordinazione degli arti inferiori, accompagnata da una diminuzione della sicurezza dell’andatura e del controllo dell’equilibrio, sono il risultato di un deterioramento fisico in un corpo anziano.

Queste problematiche, associate alla diminuzione delle funzioni cognitive, determinano un rischio più elevato di cadute tra gli anziani.

Oltre il 30% delle persone di età pari o superiore a 65 anni subisce in media una caduta all’anno. Per prevenire ulteriori conseguenze di questi eventi, è fondamentale ridurre il rischio di cadute.

Attività fisica

L’inattività è considerata un fattore che accelera la diminuzione delle funzioni corporee con un impatto negativo sul controllo dell’equilibrio. È stato dimostrato che l’attività fisica può contrastare questo fenomeno. Non è ancora chiaro quale sia il tipo di esercizio più efficace a questo scopo. Livelli più elevati di attività fisica riducono la morbilità e la mortalità complessive e il rischio di cadute tra il 30% e il 50%.

L’allenamento della forza degli arti inferiori e dell’equilibrio sono stati identificati come metodi idonei per ridurre il rischio di cadute.

È stato inoltre dimostrato che gli anziani con un equilibrio alterato hanno maggiori probabilità di subire una caduta rispetto agli anziani con un controllo posturale non compromesso. Quasi tutti gli studi che analizzano il rischio di caduta tra gli anziani concludono che l’attività fisica, anche quella ricreativa, è un metodo efficace per mantenere intatto il controllo dell’equilibrio e prevenire le cadute.

Diversi studi hanno mostrato miglioramenti nella capacità di equilibrio dopo il periodo di intervento. Tra gli esercizi citati in letteratura quelli di forza e aerobico, l’allenamento dell’equilibrio e il Tai-chi, l’allenamento con pedane e tavole di equilibrio, l’attività fisica adattata sembrano essere tutti programmi di esercizio efficaci in grado di aumentare la capacità di equilibrio negli anziani.

Esercizio di forza e aerobico

Uno studio proposto da Marques et al. nel 2017 ha fornito esercizi di forza e aerobici a due gruppi di anziani e ha rilevato che dopo le 32 settimane di intervento entrambi i gruppi hanno aumentato la loro capacità di equilibrio. Il gruppo di esercizi di forza ha aumentato del 25% la capacità di equilibrio durante la posizione in equilibrio su una gamba rispetto al basale, mentre il gruppo aerobico ha aumentato la misura dell’equilibrio di circa il 31% rispetto al basale.

Come riportato per altri studi, anche Marques et al. hanno dimostrato che il gruppo sottoposto all’esercizio aerobico insieme all’esercizio di forza ha migliorato notevolmente, rispetto ad altri gruppi, la capacità di equilibrio. Non è chiaro se questa maggiore capacità di equilibrio sia legata alla capacità aerobica sviluppata o ai mezzi utilizzati per aumentarla.

La corsa o il nuoto potrebbero aiutare gli anziani ad aumentare la propriocezione dell’articolazione della caviglia e del ginocchio, determinando così una maggiore capacità di equilibrio.

Esercizi di equilibrio e Tai-Chi

In uno studio Barnett et al. hanno proposto un programma di esercizi di gruppo a livello comunitario. Il protocollo di allenamento comprendeva esercizi volti a migliorare l’equilibrio, la coordinazione e la capacità aerobica.

Gli esercizi di equilibrio e coordinazione comprendevano esercizi di Tai Chi modificati, esercizio di cammino, cambi di direzione, passi di danza e presa/lancio di una palla. L’equilibrio degli anziani è stato misurato attraverso l’oscillazione del corpo e i risultati sottolineano che il gruppo di intervento ha ridotto significativamente l’oscillazione del corpo, mentre il gruppo di controllo, che non ha fatto esercizio, ha aumentato la misura dell’oscillazione del corpo.

I risultati indicano che, dopo l’intervento di 1 anno proposto, il decadimento fisiologico degli anziani, insieme all’inattività fisica, ha ridotto significativamente la capacità di equilibrio, mentre un intervento fisico, anche di bassa intensità aumenta efficacemente l’equilibrio.

Diverse revisioni sistematiche e meta-analisi hanno analizzato gli effetti del Tai-Chi sull’equilibrio nelle popolazioni anziane e tutte concludono che questo tipo di esercizio è efficace per aumentare l’equilibrio e le misure funzionali legate alla qualità della vita negli anziani, come la flessibilità o la forza, ed è anche in grado di ridurre il rischio di cadute.

Si è visto che l’equilibrio su superfici instabili aumenta l’attività cerebrale nell’area motoria supplementare. I compiti di attività instabile aumentano anche l’area di oscillazione sia medio-tardiva che antero-posteriore. Si è visto che l’oscillazione medio-laterale è anche correlata all’attivazione dell’area motoria supplementare, il che significa che un maggiore controllo sensomotorio del cervello è proporzionale a un aumento dell’equilibrio.

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