Attraverso la curva forza-velocità si può capire come si modifica la forza in relazione alla velocità di movimento.
Solitamente si pensa che ha una caratterizzazione, e solo orientata all’ambito sportivo. Questo è errato poiché la relazione forza-velocità è fondamentale per ogni tipologia di esercizio fisico in campo sportivo, riabilitativo, rieducazione funzionale e posturale.
Ogni tipologia di esercizio fisico che prevede la somministrazione di un carico, e quindi prevede il rinforzo di alcune strutture muscolari, deve tenere in considerazione questo tipo di relazione.
Relazione della curva forza-velocità
Questa relazione ci dice che all’aumentare del parametro velocità di movimento si riduce il parametro di forza espressa. Tutto ciò è legato con la legge dell’inerzia, dell’accelerazione e del moto di Newton.
Logicamente quando sia ha una velocità zero (stato di quiete) si deve applicare molta forza per riuscire a vincere l’inerzia di quella massa e questo dipende dal quantitativo e dall’entità della massa stessa.
In linea di massima una volta che viene avviata questa massa e viene modificata la velocità da zero fino a infinito, l’applicazione di forza dovrà essere sempre più ridotta.
Questo tipo di informazione può essere letta anche in un’altra modalità: movimenti che impongono un’alta forza devono essere per forza svolti a basse velocità. Ciò perché le fibre che partecipano a questi movimenti non saranno solo ed esclusivamente fibre bianche forti e veloci, ma saranno fibre bianche unitamente a fibre rosse perchè c’è bisogno di un intero coinvolgimento di tutte le unità motorie presenti e disponibili per poter riuscire a esplicitare quanta più forza possibile.
Lettura della curva
Come si modifica questa curva in base all’allenamento e come si legge questa curva?
Nell’esempio qui sopra abbiamo una linea nera tratteggiata, una linea nera continua ed una linea rossa.
La linea tratteggiata è quella che ha la maggiore esplicitazione della forza ma allo stesso tempo mostra una velocità massima di movimento ridotta. La linea nera continua al contrario ha una maggiore velocità finale di movimento ma un’esplicitazione della forza massima ridotta rispetto alla linea tratteggiata.
In ultimo la linea rossa invece è quella che ha la minor velocità e la minor forza.
Quindi se il nostro livello di partenza dell’allenamento è la linea rossa sicuramente dobbiamo ambire a spostare sia la linea della forza verso l’alto che la linea della velocità verso destra, quindi spostare l’intera curva verso destra.
Costruire una relazione di questo genere è relativamente semplice, abbiamo bisogno di alcuni strumenti che possano calcolare la velocità di movimento del sovraccarico.
Tutti gli approfondimenti sono presenti nel libro Biomeccanica del dott. Luca Russo.