Assi e piani del movimento sono la base di tutte le valutazioni che un professionista che si occupa di analisi del movimento deve conoscere.
Assi del movimento umano
Sagittale: attraversa il corpo dal davanti verso il dietro
Longitudinale: attraversa il corpo dall’alto verso il basso
Trasversale: attraversa il corpo da destra verso sinistra o viceversa
L’unione di questi assi, a due a due, crea dei piani di riferimento canonici che vengono utilizzati per descrivere il movimento.
Ad esempio l’unione dell’asse sagittale con l’asse longitudinale crea il cosiddetto piano sagittale, ovvero un piano che divide il corpo in una metà di destra e in una metà di sinistra. A questo piano si trova perpendicolarmente l’asse trasversale, questo significa che qualunque gesto che viene svolto scorrendo sul piano sagittale in realtà ruota attorno all’asse trasversale.
Questi aspetti sono fondamentali per comprendere come gestire non solo l’analisi del movimento dell’utente, ma anche le tipologie di trattamento da mettere in atto.
Conoscendo tutti i principi si possono gestire le cosiddette componenti di associazione e dissociazione dei movimenti.
Abduzione dell’arto superiore
Un movimento di abduzione dell’arto superiore, scorre sul piano frontale e ruotare intorno all’asse sagittale. Se ciò non avviene e l’abduzione viene generata passando per una direzione mista tra il piano sagittale e quello frontale, evidentemente ci saranno delle limitazioni del movimento che da qualche parte vanno a creare dei sovraccarichi e di conseguenza compensi e aggiustamenti del corpo su altri assi che non vengono visti in quel preciso momento.
Conoscere esattamente i piani dello spazio e sapere le articolazioni su quale piano si stanno muovendo, e quali movimenti dovrebbero avvenire su quale piano e intorno a quale asse, consente all’operatore di studiare correttamente il movimento.
Complessi corporei
Questo vale per tutte le articolazioni, anche per i complessi corporei: il bacino (inteso nel suo complesso) ad esempio può avere delle rotazioni sul piano frontale (che scorrono sul piano frontale, chiamate solitamente inclinazioni pelviche), sul piano sagittale (antiversioni/retroversioni) e sul piano trasversale (rotazioni di bacino).