Descrizione dell’anatomia del ginocchio, delle articolazioni e delle ossa che lo compongono: femore, tibia, perone e rotula.
L’articolazione del ginocchio è la più grande del corpo umano, è formata dall’estremità distale del femore, dall’estremo prossimale della tibia e dalla rotula (patella).
Le due articolazioni sono femoro-tibiale e femoro-rotulea.
Anatomia del ginocchio: Articolazione femoro-tibiale
Il femore e la tibia danno vita ad un’articolazione bicondiloidea con un ampio grado di movimento. Distalmente il femore ha due condili di forma semisferica, mentre prossimalmente la tibia è formata da due condili concavi di forma ovoidale separati da due salienze mediane dette tubercoli tibiali.
Tra i condili femorali ed il piatto tibiale si pongono due menischi cartilaginei che migliorano la congruenza tra i capi articolari.
II loro ruolo è anche quello di ammortizzazione del carico e di riduzione dell’attrito tra femore e tibia.
Il bordo laterale è stabilizzato dai legamenti coronari con la tibia e dal legamento trasverso.
Femore e tibia non si trovano allineati sullo stesso asse, il femore è leggermente inclinato in fuori e forma con la tibia un angolo di circa 170°/175°; questo è dovuto all’inclinazione che il collo del femore ha rispetto alla diafisi.
I movimenti che può effettuare l’articolazione femoro-tibiale sono la flesso-estensione e la rotazione assiale.
I movimenti sul piano sagittale sono accompagnati sempre da una rotazione del ginocchio.
La rotazione avviene principalmente a ginocchio flesso e per rotazione ci si riferisce alla posizione della tibia rispetto al femore.
Anatomia del ginocchio: Articolazione femoro-rotulea
La rotula si articola (articolazione a sella) anteriormente nel solco intercondiloideo dei condili femorali, tramite la sua cresta posta nella sua faccia posteriore, dando vita all’articolazione femoro-rotulea.
Le articolazioni femoro-tibiale e femoro-rotulea sono racchiuse in un ampia capsula comune. L’articolazione femoro-rotulea contiene la più grande quantità di cartilagine del corpo umano, che arriva ad avere fino a 4-5 mm di spessore.
Il compito della rotula è quello di aumentare il braccio della leva in modo da permettere al quadricipite di impiegare meno forza per consentire l’estensione del ginocchio.
Il momento interno della forza è maggiore quando il ginocchio è flesso tra 60° e 20°, negli ultimi gradi di estensione la lunghezza del braccio si riduce molto e anche la lunghezza muscolare.
La stabilità è data da strutture attive e passive.
Strutture attive: muscoli e tendini
Strutture passive: capsule e legamenti
Stabilità
La stabilità attiva è data dai muscoli e i rispettivi tendini.
Anteriormente troviamo il gruppo muscolare del quadricipite formato da quattro ventri muscolari: il vasto laterale, il vasto intermedio, il vasto mediale e il retto femorale che dei quattro è l’unico muscolo biarticolare che interviene sia nella flessione dell’anca che nell’estensione del ginocchio.
È presente anche il muscolo sartorio, che comunemente è un flessore del ginocchio e dell’anca.
Posteriormente ci sono i muscoli flessori del ginocchio: popliteo, bicipite femorale, semitendinoso, semimembranoso, sartorio, gracile, gastrocnemio e quando è presente il muscolo plantare.
Gli unici muscoli monoarticolari sono il popliteo e il capo breve del bicipite femorale, mentre gli altri sono tutti biaricolari.
La stabilità passiva è data da una capsula e dai legamenti.
La capsula è un manicotto fibroso che avvolge l’estremità inferiore del femore e l’estremità superiore della tibia, mantenendole a reciproco contatto. È rivestita internamente dalla membrana sinoviale che da origine ad alcune delle 14 borse sinoviali.
La capsula articolare è rinforzata anteriormente dal muscolo quadricipite e il corrispettivo tendine.
Posteriormente dal muscolo popliteo e dal suo tendine, dagli ischio-crurali e dal gastrocnemio.
Inoltre i legamenti popliteo arcuato e il legamento popliteo obliquo.
Ai lati è rinforzata dai legamenti collaterali, le fibre retinacolari rotulee e dall’ispessimento delle fibre capsulari mediali.
I legamenti che danno stabilità al ginocchio sono: il legamento collaterale mediale, il legamento collaterale laterale, il legamento crociato anteriore e il legamento crociato posteriore.
Legamento popliteo arcuato e legamento popliteo obliquo.
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