Riccardo Cassiani Ingoni

PERCORSO:
Riccardo Cassiani Ingoni consegue la laurea cum laude in Scienze Biologiche presso l’Università degli Studi di Pisa e poi il titolo di Dottore in Neurofisiologia alla Università La Sapienza di Roma . Intraprende per sei anni la carriera di ricercatore indipendente presso il National Institutes of Health (NINDS), il centro statunitense di ricerca biomedica più avanzato, dove si occupa prevalentemente di progetti di ricerca nell’ambito delle malattie neurodegenerative e sulla sclerosi multipla.

Per meriti scientifici, riceve il premio Integrative Neural Immune Award nel 2003, conferitogli dal National Institute of Mental Health statunitense, mentre nel 2006 si aggiudica il Premio ‘Mangrella in Neuroscienze’ bandito dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).

Riccardo Cassiani Ingoni è stato impegnato come ricercatore per il progetto NeuroLab del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e presso il Centro di Medicina Rigenerativa di Barcellona (CMRB).

Ha frequentato numerosi corsi di formazione nel campo del trattamento delle patologie neurodegenerative, nelle metodiche in medicina alternativa per lo stress, le terapie olistiche, la riflessoterapia, la kinesiologia applicata, il biofeedback e la PNEI.

Riccardo Cassiani Ingoni è docente dei corsi di formazione in Tecniche di Neuromodulazione del Trauma (TNT) e vicepresidente della Associazione Internazionale Riflessoterapia Neuromodulazione Posturologia (AIRNP). Dal 2007 conduce laboratori pratici e corsi di formazione sul neurofeedback, sul tremore neurogeno applicato, e sul metodo TRE in numerosi paesi di Europa, Nord America, Asia e Sud Africa.

Giacomo Catalani:
“Come si avvicinano a te le persone oggi?”

Riccardo Cassiani Ingoni:
“La cosa che mi interessa di più è proprio quella della formazione e dell’insegnamento. Quindi introdurre un po’ nel mondo sia scientifico, ma anche pratico, la formazione di un fisioterapista o di un laureato in scienze motorie o di un medico. Una comprensione maggiore o più profonda di quelle che sono poi le risposte dei meccanismi riflessi che noi possiamo evocare nel corpo e di come possiamo in qualche modo farne tesoro in termini di un percorso di guarigione e di aiuto della persona.

Per anni mi sono occupato di neuro feedback di allenamento della mente, di allenamento della concentrazione, della capacità di rilassamento e in qualche maniera mi sono accorto che quando partiamo dal corpo, quando in qualche maniera attiviamo quelle che sono le capacità endogene intense del corpo di centrarsi e di rilassarsi, abbiamo automaticamente un effetto sulla mente.”

Giacomo Catalani:
“Che cos’è il metodo TRE?”

Riccardo Cassiani Ingoni:
“Il TRE (Trauma Releasing Exercises, “esercizi di rilascio del trauma”) è un metodo sviluppato negli Stati Uniti da David Berceli e ideato specificamente per superare le esperienze traumatiche e le problematiche che comportano.

Ispirato alla Bioenergetica, al Tai Chi e ad altre pratiche orientali, questa tecnica, attraverso semplici esercizi muscolari eseguibili in modo autonomo, insegna a evocare nel proprio corpo il tremore neurogeno allo scopo di rilasciare le tensioni accumulate e così ristabilire nell’organismo uno stato di benessere.

Finalmente è uscito il libro in italiano su questa metodologia che lavora sulla fisiologia del trauma, riuscendo a mobilitare le risorse corporee ed aiutare concretamente a risolverlo. È una tecnica che si avvicina molto al modello cranio-sacrale, tanto che ne può essere una modalità di supporto e di integrazione.

Il metodo TRE è adatto a tutti ed è particolarmente indicato per chi soffre di dolori articolari cronici, o pratichi intensivamente sport, o per i reduci di guerra che soffrono di PTSD. Gli esercizi non hanno effetti collaterali di per sé e possono essere integrati con qualsiasi forma di terapia della medicina convenzionale, ma non devono essere intesi come unico mezzo o terapia d’eccellenza per qualsiasi problema. Le persone con problemi fisici o psicologici preesistenti dovrebbero pertanto consultare il proprio medico prima di usarli da soli. Anche in Italia è possibile accedere a sessioni individuali con esperti certificati nel metodo TRE e a corsi di formazione rivolti a tutti, ma principalmente a medici, psicologi, terapeuti, fisioterapisti, preparatori sportivi, insegnanti di discipline corporee.”

Giacomo Catalani:
“Una persona come può autogestire il proprio approccio alla salute per stare meglio?”

Riccardo Cassiani Ingoni:
“Diciamo che da un punto di vista scientifico e fisiologico mi sono fatto l’idea che la capacità di rilassamento e di auto ascolto sia la componente fondamentale. Quindi al di là di quelli che ci dicono di andare a fare jogging dieci minuti o un’ora o andare in palestra o fare bicicletta, l’importante è veramente ascoltare quello che uno vuole fare nel mondo.

Quello che ti dicevo prima, la cosa interessante del metodo di cui stiamo parlando oggi è quella che attiviamo il corpo in una maniera che poi permette alle persone di godere veramente di quel senso di profondo rilassamento che deriva dall’avere un attimo di massima attivazione e quindi un attimo di massimo movimento seguito proprio da un profondo senso di rilassamento.

Secondo me, vedendo anche nella letteratura scientifica i benefici di quello che è il training autogeno e tutte le forme di meditazione o di rilassamento, qualsiasi cosa facciamo e che vogliamo che abbia un effetto benefico sulla nostra salute deve innanzitutto sempre avere una parte dedicata allo stare da soli, al silenzio, al rilassamento attivo.

Prima parlavamo di questo bisogno che stiamo manifestando di essere sempre connessi con le tecnologie, aggiornati su quello che accade intorno a noi in ogni momento. Oggi giorno la scienza fa vedere che 10/20 minuti di silenzio totale al giorno sono un qualcosa di veramente rigenerante per il cervello”

Sito Professionale di Riccardo Cassiani Ingoni

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