Disturbi psichici ed esercizi fisico nella terza età

Di:   Riccardo Barigelli Calcari  |  13 Febbraio 2025

L’invecchiamento della popolazione rappresenta una sfida per il presente e per il futuro. Tra i disturbi più diffusi nella terza età, è evidente un aumento di quelli psichici.

Condizioni come depressione, ansia, disturbi del sonno e altri problematiche sono frequenti in questa fascia di età e hanno un impatto spesso devastante sulla qualità della vita.

In relazione a queste patologie, oltre alle cure farmacologiche, l’esercizio fisico, in base alle evidenze scientifiche, si sta rivelando fondamentale nella prevenzione e nel trattamento.

Depressione geriatrica

La depressione colpisce fino al 15% degli over 65, con una prevalenza maggiore nelle donne e nei soggetti più fragili. Essa aumenta gradualmente con l’avanzare dell’età.

Sintomi come apatia, disturbi del sonno, dolori fisici e sentimenti di inutilità possono facilmente essere scambiati per segni del normale invecchiamento, ritardando così la diagnosi.

I principali fattori di rischio includono:

  • eventi stressanti: pensionamento, perdita del coniuge, declino fisico
  • malattie croniche: patologie come cardiopatie e diabete aumentano il rischio di depressione
  • isolamento sociale: studi come l’ELSA (English Longitudinal Study of Ageing) evidenziano la correlazione tra solitudine e disturbi dell’umore.

È fondamentale conoscere e riconoscere le differenze tra depressione e altre patologie comuni negli anziani, come la demenza, utilizzando strumenti diagnostici adeguati.

Il ruolo dell’esercizio fisico nella gestione della depressione

L’attività fisica regolare porta con sé numerosi benefici, a livello biologico, psicologico e funzionale.

Essa stimola il rilascio di endorfine, serotonina e dopamina, neurotrasmettitori che contribuiscono a migliorare l’umore; inoltre riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e aumenta il flusso sanguigno celebrale.

Sul piano psicologico, l’esercizio fisico aiuta a migliorare l’autostima e promuove la socializzazione, in particolare attraverso attività di coppia e gruppo.

Dal punto di vista funzionale permette un sensibile miglioramento dell’autonomia e della qualità di vita degli anziani.

Le tipologie di esercizio più efficaci per la gestione della depressione comprendono:

  • Aerobico: camminata, nuoto, jogging
  • Forza: allenamenti con macchinari, pesi o elastici.
  • Corpo-mente: ad esempio Yoga e Pilates
  • Attività di gruppo: ginnastica dolce e balli di gruppo.

L’attività fisica di tipo aerobico riduce i sintomi depressivi, migliora la salute cardiovascolare e regola i livelli di stress.

Gli esercizi contro resistenza aumentano l’autonomia e la qualità della vita.

Le attività corpo-mente favoriscono la riduzione dello stress e dell’ansia, migliorando la consapevolezza corporea.

Gli esercizi di gruppo migliorano le interazioni sociali.

Ansia e demenza: un approccio integrato

L’ansia, frequentemente legata a preoccupazioni eccessive riguardo alla salute e alle finanze, è un fenomeno comune tra gli anziani.

Ricerche dimostrano che attività come camminare e praticare esercizi aerobici possono ridurre in modo significativo i sintomi d’ansia.

Per quanto riguarda le demenze, attività fisiche leggere, come le passeggiate all’aria aperta, possono contribuire ad alleviare i sintomi di agitazione psicomotoria, diminuendo il nervosismo e favorendo una migliore interazione sociale.

Disturbi del sonno e soluzioni pratiche

Disturbi come insonnia e frammentazione del sonno colpiscono circa il 50% degli anziani. L’esercizio aerobico moderato, praticato 3-4 volte alla settimana per almeno 30 minuti, può migliorare la qualità del sonno, riducendo la latenza e aumentando l’efficienza del riposo.

Trattamento

Un approccio multidisciplinare è fondamentale per affrontare i disturbi psichici negli anziani. L’integrazione di trattamenti farmacologici, psicoterapie come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e interventi non farmacologici, tra cui l’esercizio fisico, garantisce risultati migliori.

È essenziale adattare i programmi di attività fisica alle capacità individuali per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi.

Conclusione

La prevenzione e il trattamento dei disturbi psichici nella terza età richiedono un approccio multidisciplinare. Promuovere l’esercizio fisico come strategia preventiva e terapeutica può migliorare significativamente il benessere psicofisico degli anziani, offrendo loro una migliore qualità della vita. Programmi personalizzati e interventi mirati sono fondamentali per affrontare le sfide legate all’invecchiamento.

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