Il Gua-Sha è una delle tecniche di trattamento che fanno parte del vasto mondo della MTC (Medicina Tradizionale Cinese).
Letteralmente Gua significa “strofinare/graffiare” (inteso come “portare via”) e Sha “calore/febbre”, e letteralmente significa “graffiare via la febbre/il calore”. Il Gua-Sha nasce come “massaggio a sfregamento”, effettuato principalmente sulla schiena con l’obiettivo di risolvere la stasi, principalmente di xue (sangue).
Si dice, infatti, che il Gua-Sha “libera il sangue” nei tessuti. Questo sangue, che non viene fatto fuoriuscire dalla cute, appare sotto forma di ecchimosi; questo conferma che il sangue è bloccato nella superficie.
Quando si parla di Gua-Sha però, non si può non far riferimento alla terapia del salasso, praticata da tutte le culture antiche, ma di cui nessuno conosce l’origine esatta. Difatti, neanche i primi medici greci e nemmeno Ippocrate parlano del salasso come di una “tecnica nuova”. Addirittura si ipotizza che fosse di uso comune già in Egitto, Assiria e Scizia, prima di essere introdotta in Grecia.
La teoria yin-yang
Quando si affronta la medicina cinese per la prima volta, uno degli ostacoli più grandi è rappresentato dalla differente terminologia alla quale si va incontro. Tutto questo è legato al fatto che il modello di lettura legato alla Medicina Tradizione Cinese (MTC), e in maniera più generale alla medicina orientale, non solo è antico ma è rimasto pressoché inalterato nel tempo.
Quindi, ci ritroviamo da un lato ad avere a che fare con un modello di riferimento lontano geograficamente e dall’altro lontano nel tempo.
La teoria yin-yang, ad esempio, rappresenta un modello di lettura e osservazione delle cose non solo legate al corpo umano ma anche alle molteplici realtà dell’esistenza.
La teoria nasce in relazione all’antico testo dell’“I Ching” (“I” significa interno e “ching” mutamento). Il libro dei mutamenti rappresenta un testo secondo cui la vita viene interpretata come un meccanismo logico di causa-effetto: rappresenta quindi un vero e proprio tentativo matematico di comprendere i fenomeni in termini di linguaggio binario.
Già in questo è possibile notare una grande differenza rispetto al pensiero occidentale: ciò che viene osservato come fenomeno di casualità, nel pensiero orientale è visto come rapporto di causalità.
Il classico linguaggio binario matematico basato sui numeri 0 e 1, qui è rappresentato dall’alternanza dei due poli:
- Yin: è rappresentato da una linea spezzata (_ _);
- Yang: è rappresentato da una linea intera (__).
Questa teoria nasce in risposta ad un’osservazione fondamentale dei fenomeni che ci circondano e nei quali viviamo: la realtà dualistica dell’esistenza.
Questo principio filosofico ha però differenze fondamentali rispetto al concetto dualistico occidentale: in Occidente, da un punto di vista filosofico, la dualità è vista come opposizione e scontro mentre in Oriente la stessa dualità è vista come complementarietà e alternanza.
Utilizzo del Gua-Sha
Quando si utilizza il Gua-Sha, l’operatore deve osservare la graduale comparsa di ecchimosi transitorie, che possono avere un colore che va dal rosso, al marrone, blu scuro, quasi nero.
La ricerca scientifica non è ancora riuscita a spiegare con esattezza la funzione “biomeccanica” delle terapie manuali, ma è ragionevole ritenere che, la traduzione di forza e l’allungamento della fascia, provochino innervazione e ripristino di parte del tessuto connettivo.
Ciò che distingue il Gua-Sha da altre tecniche manuali che includono pressione e allungamento fasciale sono sicuramente:
- lo scorrimento unidirezionale con ripetizioni ravvicinate;
- l’utilizzo prevalente lungo la muscolatura, in senso longitudinale;
- la creazione di ecchimosi transitorie.
Strumenti del Gua-Sha
Il Gua-Sha è una tecnica di trattamento assistita da strumenti, basata su studi scientifici, che permette ai professionisti di offrire un miglioramento ai propri clienti in condizioni di varia natura, dalla terapia alla performance.
In migliaia di anni di utilizzo, nella pratica del Gua-Sha sono stati utilizzati strumenti realizzati con vari materiali, in particolare giada e legno. Piuttosto che comuni cucchiai da zuppa, monete o strumenti in corno di mucca o bufalo d’acqua. Il dott. So utilizzava i coperchi metallici del Vicks VapoRub, che avevano un’ottima smussatura e potevano essere gettati via dopo l’uso. Nella forma più moderna, vengono ampiamente utilizzati strumenti in acciaio inox appositamente disegnati con sagome che permettono un utilizzo ideale per intervenire in ogni distretto anatomico.
Il Set di Strumenti Gua-Sha presentato da ATS, è stato realizzato selezionando le sagome utili per intervenire in ogni situazione. 5 ferri che permettono un’azione precisa in ogni modalità di trattamento.
Ferro 1
Definito anche “ferro da ricerca” o “search board”, in quanto utilizzato per ricercare eventuali problematiche del tessuto.
Ferro 2
Definito “Shark” per la similitudine con la “pinna di squalo”, oppure anche “triangolo”. Maneggevole e leggero, 3 angolazioni e 3 profili di utili per intervenire in aree circoscritte.
Ferro 3
Definito anche “Uncino – Hook” per la sua forma particolare. Utile per trattare gli arti superiori e alcune aree degli arti inferiori.
Ferro 4
Definito anche “Pipistrello” o “Bat Board” per la forma che ricorda quella di un pipistrello. Spesso in uso per arti superiori e inferiori, collo, petto. 6 angolazioni e un lungo profilo arrotondato che permette di operare in aree spaziose.
Ferro 5
“Ferro Lungo” o “Big Board”. 44,5 cm per intervenire su aree vaste come la schiena o i muscoli ischiocrurali.