Il test di Bosco è da intendersi come un test di valutazione funzionale polivalente che include, in un protocollo di ampio respiro con un numero di tests variabili, una serie di prove di carattere generale e specifico per disciplina di tipo anaerobico puro e discipline di resistenza alla potenza.
È importante comprendere come il test di Bosco in realtà non debba e non possa essere interpretato senza l’uso di un sistema di correlazione statistico che vada ad includere un numero ampio di test di valutazione funzionale classici in preparazione atletica.
Modello base del test di Bosco
Il modello base per tutti i test di valutazione funzionale ideati dal Dott. Carmelo Bosco è il salto verticale o vertical jump test oggi comunemente definito come countermovement jump (CMJ) o salto verticale con contromovimento.
Questo test di valutazione funzionale ha come obiettivo quello di misurare i livelli di forza esplosiva andando ad includere un approccio di tipo globale a quella che è la meccanica di contrazione muscolare secondo principi di fisiologia e biomeccanica del movimento. Il CMJ viene normalmente utilizzato come test base per poi andare ad interpretare una serie di risultati ottenuti da test di natura differente.
È possibile distinguere tre varianti di salto verticale secondo la metodica utilizzata dal Dott. Carmelo Bosco:
- Countermovement jump (CMJ).
- Squat jump (SJ).
- Weighted jump squat (50-150% BW).
Ciascuna variante è pensata per misurare key performance variables, dai livelli di forza massima dinamica ai livelli di forza esplosiva a basso ed alto carico.
Test CMJ
Il primo test ad essere eseguito è il CMJ, che viene utilizzato sia per valutare la capacità di forza esplosiva di un soggetto, ed in quanto tale viene interpretato alla luce di quelli che sono i valori normativi in letteratura, sia come valore di riferimento per analizzare i risultati di test di salto multipli che fanno parte del programma descritto dal Dott. Bosco.
Il test deve essere eseguito cercando di ottenere una flessione di circa 90 gradi al ginocchio.
Test di resistenza alla forza esplosiva
Una volta stabiliti i livelli di forza esplosiva vengono eseguiti test di resistenza alla forza esplosiva, una capacità descritta dal Dott. Carmelo Bosco in termini di resistenza alla velocità. In questo caso vengono eseguiti uno o più tra i seguenti tests di valutazione funzionale:
- CMJ ripetuti per 15 secondi.
- CMJ ripetuti per 30 secondi.
- CMJ ripetuti per 45 secondi.
- CMJ ripetuti per 60 secondi.
Questi tests vengono interpretati andando ad analizzare la media dei primi 3 salti con la media degli ultimi 3 salti in modo da verificare il declino di prestazione in una finestra di lavoro (0-60sec) puramente anaerobica. Inoltre è necessario stabilire l’altezza di salto media per ciascun intervallo di tempo e poi andare a confrontarla con il valore di riferimento nel CMJ.
Squat jump
È infine possibile eseguire degli squat jump con bilanciere, con un carico che normalmente è espresso in funzione del peso corporeo dell’atleta da un minimo del 50% BW ad un massimo del 300% BW. Queste prove non hanno un valore assoluto ma, piuttosto, servono ad osservare dove si presentano lacune lungo la curva forza-velocità.
È necessario comprendere come test di salto eseguiti secondo il protocollo descritto dal Dott. Bosco vadano interpretati alla luce di quella che è la loro valenza statistica, quindi considerati in relazione ad altri test di valutazione funzionale specifici per prove di potenza, velocità e agilità.
Lezione SportScience.com
Test di Bosco
Puoi trovare questi contenuti e molto altro, accedendo a SportScience.com
CLICCA QUI per Maggiori Informazioni